SdS, aprile 2022
Dario Masala
L’acqua avvolge braccia, gambe, testa,dando un senso di pace e protezione;allontana le preoccupazioni e i rumori del mondo che si impongono, travolgono comandano.Un tuffo e tutto scompare: il mondo è messo fra parentesi fino al prossimo respiro.(Carlo Barbero, L’arte di nuotare. Meditazioni sul nuoto, p.11)
Un’innovativa metodologia sperimentale di allenamento ideata e registrata da Dario Masala che unisce la sua competenza come musicista e musicoterapista con l’esperienza di istruttore FIN e FNP (Federazione Italiana Nuoto Paraolimpico).
Il metodo integra la biomeccanica classica con la musica e si avvale di un team di professionisti in discipline differenti che vanta anche collaborazioni eccellenti con noti artisti italiani e con esponenti del nuoto nazionale e internazionale.
Curioso ed emozionato ha nuotato per la prima volta pensando alla musica composta a partire dall’analisi dei suoi schemi motori e dalla misurazione dei suoi gesti, suonata dal vivo per l’occasione da Massimo Moriconi, bassista di Chet Baker e Mina e di Max Rosati, chitarrista di Fiorella Mannoia.
Egli [ Pitagora ] era dell'opinione che anche la musica fornisse un notevole contributo alla salute, qualora a essa ci si dedicasse nel modo confacente. In effetti la considerava un mezzo tutt'altro che secondario di procurare la“catarsi”. Era questo il nome che dava alla cura operata per il tramite della musica. A primavera eseguiva questo esercizio musicale: faceva sedere in mezzo un liricine, mentre tutt'intorno sedevano i cantorie così, al suono della lira, cantavano insieme dei peani che ritenevano procurassero loro gioia, armonia e ordine interiore. Ma anche in altri periodi dell'anno i pitagorici si servivano della musica come mezzo di cura.C'erano determinate melodie, composte per le passioni dell'anima- gli stati di scoraggiamento e di depressione- che pensavano fossero di grandissimo giovamento. Altre erano per l'ira e l'eccitazione e ogni altra consimile perturbazione dell'animo».
Un sogno avverato e un progetto importante quello di Dario Masala e del suo team che continua ad arricchirsi di nuove collaborazioni e di interessanti sviluppi futuri, in un connubio di nuoto e musicoterapia che mira alla spontanea inclusione e alla “libertà di essere” di individui che si ritrovano insieme in vista di un obiettivo comune.
Ma anche un luogo di incontro fra differenti scienze, tecniche e arti che pur mantenendo ciascuna la propria specializzazione, rinunciano alla rigidità in favore di confini più sfumati per ritrovarsi in quella zona di frontiera che difficilmente può essere incasellata in categorie predefinite e che riguarda la singolarità e l’irripetibilità dell’essere umano.
Per informazioni:
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