Sentimenti di libertà fra Scienza ed Arte
Lungo i sentieri della perdizione mi accadde di ritrovarmi folgorato dalla potente luce di un'intuizione, che la diritta via era smarrita: quella della libertà...
È davvero un'intuizione quella della propria libertà, la più grande scoperta nella vita di ogni persona, una conquista indiscussa di sé stessi, se davvero accade.
Subentra però l'esigenza di sentirsi liberi sì, ma fra tutti, giacché sentirsi liberi come solitario eremita, fuori dal mondo, non risulta aver mai concesso di avere alcun impatto reale sulla propria vita: non ci sposta di un millimetro da ciò che siamo, da dove siamo, non ci dà "tensione", un tendere a qualcosa o qualcuno, lasciandoci statici o se più vi aggrada morti in vita.
Pertanto la libertà è un'astrazione metafisica, che sta bene dov'è in quanto tale, si accomodi pure nel mondo platonico delle idee. Meglio sentirsi liberi, meglio il sentimento di libertà che anima le nostre combattute battaglie per la vita, perché se ti viene regalata in offerta speciale ai centri commerciali, finisce come tutti i beni di consumo: pattume, riciclo, riuso, rigetto fino alla nausea.
Il sentimento di libertà è un sentirsi "mossi" dall'interno verso l'esterno, fatto da persone come noi, che tendono a noi, con reciprocità attrattiva, sentimento collante della collettività, tessuto connettivo della socialità, in una parola, il sentimento di democrazia. Non si avrà mai il conto reale di quante volte lo sperimentiamo e lo frequentiamo, ma di quelle in cui ci viene negato sì, come per il sentimento di libertà che lo genera.
La Scienza è una pratica di libertà e democrazia, animata da sentimenti di verità di ciascun ricercatore dalla storia, tendendo dal relativo soggettivo delle proprie indagini a quello di ogni altro ricercatore, per arrivare ad un Assoluto oggettivo, oggi in rete, in modalità sincronica, nel passato pretecnologico, in modalità diacronica, con passaggio di testimone in una staffetta svoltasi nello scorrere dei secoli.
L'Arte è all'opposto della Scienza, origina da un sentimento di libertà e si propaga democraticamente in ciascuna persona: dall'Assoluto Estetico che ispira tutti gli artisti, al relativo soggettivo di chiunque lo interpreti, a propria misura.
Se c'è qualcosa di profondo quanto occulto che tenga Arte e Scienza abbracciate fortemente, tanto che nessuna delle due possa fare a meno dell'altra, questo è da intravedere proprio nel sentimento spirituale che le genera, quel divino creatore, che ognuno può tentare di decriptare liberamente, ma che certamente nasce con l'essere umano e il suo spirito d'intuizione, che accomunano arte e scienza nell'uomo.
Come l'intuizione della propria libertà, prima della quale si era sul sentiero della perdizione.