Non basta una morte
Che si tratti di studi matematici o linguistici o tecnici, si tratta di saperi che sopravvivono alla loro stessa fine, mentre tutto il resto muore, con maggiore o minore consapevolezza sociale, per come Società dei Sogni, tenterà di motivare.
Non è forse abbastanza chiaro quanto ciò sia di interesse dell'uomo saperlo, né quanto nuovo sia nuovo in sostanza, perché e purché esso è e sia un magico distrattore delle coscenze di massa dall'ingombrante idea della fine di tutti i possibili giochi della vita.
Restando così un po' soli, sì, ma solo per sentire quel tanto valore che l'umanità continua a perdere nella sua corsa verso il nuovo che ci distrae dal naturale suono della fine che è propria di ciò che vive, la cui percezione soltanto potrebbe regalarci quella dimensione di senso in un solo giorno della nostra vita, che allora sarebbe patta con la morte, per ognuno.