Sognando le origini...

Inizio a sentire la fatica del lavoro da dipendente. Mi è stato proposto se volessi aprire una società. Certo, il lavoro autonomo ha i suoi rischi, ma forse il mio percorso di vita e la mia età mi autorizzano ancora a correrli. Vorremmo costituire la "Societa' dei sogni". Il capitale è già depositato, si trova nei nostri cassetti. Gli utili verranno ovviamente ripartiti tra gli azionisti. Ci vorremo cimentare in opere che valorizzino la persona per il proprio merito, accogliamo progetti di filantropia sincera e non di quella che maschera ostentazione di autoaffermazione. La mission della società sarà tentare di realizzarsi, sulla base di slanci di scelte libere, propensioni da assecondare, giovani nei quali riporre fiducia. Le opere della Società contempleranno strumenti musicali da suonare, libri da leggere, filosofi da studiare, palcoscenici da calcare. Le pause pranzo dei nostri soci prevederanno cultura da masticare lentamente, davanti a paesaggi di albe, tramonti, scogliere e distese di sabbia o qualsiasi altro frammento da non osservare distrattamente.

Nel bilancio contiamo successi e fallimenti in entrata ed in uscita. Ogni socio sarà tesoriere. Relazioni volute e consapevoli tra le persone contraddistingueranno le riunioni aziendali.

Io  voglio rischiare!