Adoro le storie

12.03.2023
Adoro le storie, perché curano, anche quelle tristi, ci educano all'arte dell'ascolto, aiutano a comprendere gli altri e noi stessi, ed ascoltarle implica rispetto, perché raccontano dell'altro, sicuramente diverso da noi. Ascoltare le storie comporta essere pronti spesso a capire di più l'altro, impongono il coraggio di uscire dalle apparenze, di prendere il largo dalla superficialità ben più confortevole. E adoro le storie anche perché mi offrono la possibilità di guardarmi dal di fuori, di mettermi in discussione e di cambiare opinione. Hanno un potere terapeutico per chi le narra e per chi le ascolta, un afferrarsi all'anima. E, prendendo a prestito le parole di Clarissa Pinkola, "ogni volta che alimentiamo l'anima è garantita una crescita". Narrare di sé, della propria vita comporta un denudamento, l'abbattimento dei muri delle convenzioni sociali che impongono riserbo rispetto a vissuti, specie di malattia, talora addirittura vergogna. Ascoltare la vita degli altri può ridefinire le priorità della propria vita, ridimensionare stati d'animo o amplificarli prendendone maggior coscienza, può far ritrovare esperienze analoghe, ridurre il senso di solitudine che pervade chi soffre, sia quella interiore che sociale. Nella mia quotidianità incrocio tante vite e tante storie, trovandoci puntualmente qualcosa di magico che vorrei raccontare. Magari, prima o poi lo farò.